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Potatura alberi da frutto: imparare a conoscere le piante

La potatura degli alberi da frutto è un’operazione complessa che non si risolve nel semplice sfoltimento della pianta. C’è un calendario preciso per ogni tipologia di albero da frutto, delle tecniche specifiche che richiedono anche la corretta strumentazione.

Il primo passo però è imparare a conoscere la “morfologia” della pianta su cui si va ad eseguire la potatura. La chioma di un albero da frutto è solitamente formata:

  • dalle branche, rami a legno molto robusti, che costituiscono l’ ”ossatura” della pianta;
  • da rami con gemme a fiore che sono quelle da cui si origineranno i frutti;
  • da rami con gemme a legno che daranno origine alle foglie;
  • da rami che possiedono sia gemme a fiore che gemme a legno.

Questi ultimi sono di solito i più fruttiferi e per questo, quando si potano le piante, occorre prestare molta attenzione: bisogna lasciare sull’albero un numero di gemme a fiore sufficiente ad ottenere un buon raccolto. È importante quindi conoscere in quale posizione le gemme sono prodotte. Si può distinguere tra:

  • alberi da frutto con gemme apicali: producono gemme su ramoscelli giovani lunghi almeno 30 cm che daranno origine ai frutti;
  • piante con gemme a sperone: hanno piccole gemme a punta di lunghezza variabile 1-2 cm che crescono sul legno vecchio. Il primo anno producono solo gemme a legno, mentre dal secondo crescono un paio di cm. Dal terzo anno in poi si iniziano a formare gemme a fiore (dette anche “speroni”).

Potatura piante da frutto: perché farla?

La potatura di alberi da frutto è un’operazione importante per aiutare la pianta a crescere in modo armonico e assicurarsi una produttività costante. Grazie alla potatura infatti:

  • si può dare all’albero la forma desiderata e mantenerla nel tempo;
  • è possibile contenere la crescita della vegetazione;
  • si può regolare la produzione di frutti;
  • si evita che la pianta invecchi e diminuisca la sua produttività;
  • si rende l’albero più forte e meno esposto all’attacco di parassiti e malattie.

Tecniche di potatura alberi da frutto: scopriamole insieme

Partiamo da un presupposto importante: una buona potatura rispetta sempre la forma naturale della pianta. Questo significa che, soprattutto inizialmente, bisogna individuare le branche principali e lasciarsi guidare da queste durante tutta l’operazione.

Inoltre, già prima di iniziare, bisogna aver chiaro il tipo di potatura che si va ad eseguire. In generale si possono distinguere due tipi di potatura, in base all’età della pianta:

1) potatura secca: viene effettuata durante il riposo vegetativo e non disperde la linfa della pianta. Si divide a sua volta in:

  • potatura di formazione: è un intervento praticato nei primi anni di vita della pianta e ha diversi obiettivi: innanzitutto favorisce una crescita equilibrata, funzionale ed esteticamente piacevole; permette poi una produzione di rami robusti e distanziati tra loro, nonché una produzione uniformemente distribuita di fiori e frutti.

Per quando riguarda il periodo, questo tipo di potatura deve essere eseguita durante la stagione invernale (il bimestre migliore è febbraio-marzo) con l’accortezza di evitare il taglio nei giorni in cui si possono verificare gelate perché si potrebbero causare spaccature nei rami potati.

  • Potatura di produzione: è effettuata nell’età adulta della pianta e ha come obiettivo la gestione e il miglioramento della produzione, assicurando un corretto equilibrio fra produzione e vegetazione.

2) potatura verde: è la potatura estiva che serve per consentire una maggiore esposizione alla luce del sole di tutti quei fiori che risultano ombreggiati, in modo da assicurare una buona distribuzione dei rami fruttiferi.

Attrezzi e strumenti utili per la potatura degli alberi da frutto

Per poter procedere con la potatura delle piante da frutto bisogna dotarsi di attrezzi e strumenti specifici. Tra questi ricordiamo:

  • forbici da giardino;
  • cesoia per rami sottili;
  • seghetto per i rami più grandi;
  • svettatoio (una cesoia dotata di un ramo telescopico che permette di recidere fino a 3-4 metri di altezza) per tutti quei rami situati ad un’altezza non raggiungibile da terra;
  • guanti da giardino;
  • mastice cicatrizzante che aiuta a creare una barriera contro i parassiti.

Fonte: pellegrinigarden.it

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